Gli atti di provenienza nella successione ereditaria

In materia di successione ereditaria è fondamentale che gli eredi procedano entro termine di un anno dal decesso (Apertura della successione) alla presentazione della Dichiarazione di Successione all’agenzia delle entrate, che avrà una mera funzione fiscale. Questa dichiarazione rappresenterà in futuro il documento essenziale attraverso il quale si dimostrerà il passaggio dei diritti ed obblighi dal defunto all’erede, ivi compreso il diritto di proprietà.
L’eredità non passa automaticamente dal defunto all’erede, ma è necessario che l’erede, espressamente o tacitamente accetti l’eredità (che ha effetto retroattivo) ed è irrevocabile.

Oltre a quanto sopra specificato, per dimostrare la titolarità dei beni immobili è necessario un altro passaggio: la voltura catastale.
indispensabile per avere le visure catastali che comprovino la titolarità dei beni immobiliari.

Spesso accade che benché si sia presentata la dichiarazione di successione, in sede di rogito per le vendita di un bene immobile, il notaio debba raccogliere preventivamente “l’Accettazione tacita di eredità“, pena la impossibilità a procedere con la stipula. L’accettazione è soggetta a trascrizione e come tale è conoscibile dai terzi in quanto soggetta a pubblicità.

 

 

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